Müller Thurgau
di I. Cosmo e F. Sardi
da "Muller Thürgau", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Con Decreto 23/05/2019 pubblicato in G.U. 132 del 07/06/2019, vengono accertati i seguenti parentali: Weiber Riesling x Madaleine Royale.

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione di questo vitigno si è usufruito di un clone di "Müller Thurgau" esistente presso la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati successivamente confrontati con quelli riscontrati sul "Müller Thurgau" coltivato in provincia di Trento (Palù di Giovo, S. Michele a./A., Lavis) e in provincia di Bolzano e Gorizia.

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Müller Thurgau.

Apice: espanso, lanugginoso, giallo-verdastro con leggere sfumature bronzate.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, lanugginose, verdi-biancastre con orli bronzati.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, aracnoidee sulla pagina superiore, tomento più fitto sulla pagina inferiore; di colore verde chiaro.

Asse del germoglio: curvo, verde, con leggera bronzatura, meno che aracnoideo.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso, lanugginoso, verde biancastro con sfumature rosa.

Foglioline apicali: spiegate, con bordi revoluti la 2a e 3a, lanugginose, giallo-verdastre.

Foglioline basali: spiegate, un po revolute, aracnoidee con tomento che va diminuendo dalla 4a in poi, verdi.

Asse del germoglio: leggermente curvo, quasi glabro.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale circolare, leggermente appiattita, angoloso, glabro, verde con striature bronzate non uniformemente distribuite.

Viticci: bifidi, intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2...), di lunghezza e grossezza più che media, verde-giallo.

Infiorescenza: non molto allungata (lunga circa 10 cm.), piramidale.

Fiore: ermafrodita, regolare.

Figura 2: Foglia di Müller Thurgau.

Foglia: di media grandezza, pentagonale, quinquelobata e più raramente trilobata; seno peziolare a V-U chiudentesi, seni laterali superiori profondi, ad U chiuso; seni laterali inferiori ad U; pagina superiore glabra, verde, opaca; inferiore quasi glabra e di colore verde chiaro; lembo ondulato; lobi marcati, piegati a gronda; angolo alla sommità del lobo terminale quasi retto; superficie del lembo leggermente bollosa; nervature sporgenti, vellutate, di colore verde, più chiare sulla pagina inferiore; denti mediamente pronunciati, piuttosto irregolari, a margini rettilinei, acuti.

Picciolo: di media lunghezza e grossezza, glabro, di colore verde giallastro da un lato, rosso vinoso dall altro, con canale poco evidente.

Colorazione autunnale delle foglie: gialla.

Figura 3: Grappolo di Müller Thurgau.

Grappolo a maturità industriale: piuttosto piccolo (lungo circa cm. 15), cilindro-piramidale, spesso con un ala molto pronunciata, mediamente compatto; peduncolo visibile, erbaceo, sottile.

Acino: medio (diametro trasversale medio 15,1 mm.), ellissoide, ombelico persistente; buccia pruinosa, punteggiata, di colore giallo verdognolo e dorato dalla parte del sole, traslucida, con evidenti fasci fibrovascolari, sottile, non molto consistente; polpa succosa, di sapore leggermente aromatico che ricorda lontanamente il moscato, dolce e poco acida; pedicelli di media lunghezza, verdi con cercine poco evidente, brunastro; pennello corto e di colore giallo; separazione dell acino normale.

Vinaccioli: 2-3 per acino, piriformi, con becco sottile, piuttosto piccoli.

Tralcio legnoso: di media lunghezza, robusto, corteccia resistente, sezione trasversale notevolmente appiattita; superficie quasi liscia, glabro, di colore nocciola con zone vinose vicino ai nodi. Nodi poco evidenti, meritalli lunghi circa cm. 8, gemme coniche, non molto grandi.

Tronco: mediamente robusto.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.

Ubicazione

Per l ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi di vegetazione della vite ed il calendario di maturazione dell uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: medio.

Fioritura: media.

Invaiatura: media.

Maturazione dell uva: inizio II epoca.

Caduta delle foglie: media.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: notevole (ottima maturazione del legno).

Produzione: abbondante e costante (è consigliabile adottare potature corte), allegagione buona; preferisce il clima fresco ed i terreni non troppo siccitosi.

Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.

Fertilità delle femminelle: pressoché nulla.

Resistenza alle malattie: un po sensibile alla Botrytis cinerea (tanto che si consiglia un appropriata sfogliatura un po prima della vendemmia); normale resistenza alla peronospora ed oidio. è meno sensibile di altre varietà alle gelate invernali e alle brinate primaverili. Data la sua maturazione un po più precoce delle uve della zona, subisce talvolta dei danni dagli insetti.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale; predilige i portainnesti vigorosi, fra i quali s è dimostrato migliore il Kober 5 BB (Salvaterra, 1958).

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.